paesaggi sintetici
La comunicazione dei nostri giorni non dà spazio e tempo alle interpretazioni. Per questo motivo realizzo Paesaggi Sintetici ridotti a semplici forme di colore, ossia come descritti ad un non vedente. Viene così stabilita, mettendoli sullo stesso piano, una sorta di parità tra chi possiede un senso e chi no. Tento, inoltre, di provocare nell’osservatore un senso di smarrimento, utilizzando la lingua italiana scritta però in linguaggio braille, incomprensibile per la maggior parte delle persone vedenti, ma paradossalmente di grande impatto visivo. Il braille diventa una criptica decorazione di grande impatto visivo, a prescindere dalla sua decifrabilità.
The communication today does not give time and space to interpretation. For this reason I make synthetic landscapes, reduced to mere colours as it was described to a blind person. In this way, putting them on the same level, there is a kind of equality between those who have a sense and who’s not. I also try to provoke in the viewer a sense of loss, using Italian language but written in braille, incomprehensible for most sighted people, but paradoxically visually striking. Braille becomes a cryptic decoration of great visual impact, regardless of its decipherability.